Tempio di Tellure
Il tempio di Tellure (in lat. aedes Telluris) o tempio della Terra era un edificio di culto della Roma antica dedicato a Tellus, situato sull'Esquilino, presso il quartiere delle Carinae. Non vi sono resti dell'edificio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il tempio fu inaugurato nel 268 a.C. dal console Publio Sempronio Sofo per celebrare l'Italia unificata sotto il potere romano.[2] Sulle sue pareti vi era infatti una raffigurazione dipinta dell'Italia (si discute se questa fosse una personificazione o una mappa dell'Italia).[3] Il tempio fu restaurato nel 54 a.C. per iniziativa di Cicerone (che abitava nelle Carinae)[4] e vi furono tenute anche delle sedute del Senato, fra cui quella famosa del 17 marzo del 44 a.C., a pochissimi giorni dall'uccisione di Giulio Cesare, durante la quale venne varata l'amnistia (ἀμνηστία) per i cesaricidi in cambio della ratifica e dell'avallo agli Acta Cesaris. In tal modo Cesare non veniva riconosciuto come tiranno e i suoi atti non venivano invalidati, così come le nomine alle magistrature da lui promosse (tra cui quelle degli stessi cesaricidi).[5] In questa seduta si addivenne alla trattativa tra Bruto, Cassio e Antonio, che tuttavia non avrebbe impedito di lì a poco lo scoppio della guerra civile.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Luisa Banti, Tellure[collegamento interrotto] da Enciclopedia Italiana (1937), Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani
- Angelo Amoroso, Il Tempio di Tellus e il quartiere della Praefectura Urbana, in Annuario di Archeologia classica, vol. 4, Serra Editore, Roma 2007, su academia.edu, 53-84. URL consultato il 31 gennaio 2013.